Liberiamoci dal virus della guerra
28/04/2020 11:18 “Convegno internazionale “Liberiamoci dal virus della guerra” in occasione del 75° anniversario della Liberazione d’Italia” Michel Chossudovsky (Canada), economista, direttore del Centro di ricerca sulla globalizzazione; Peter Koenig (Svizzera), economista con lunga esperienza nella Banca Mondiale, Guido Grossi, già dirigente Banca Nazionale del Lavoro, ci diranno come potenti forze economiche e finanziarie sfruttano la crisi del coronavirus per impadronirsi dei nostri risparmi e soffocarci con la stretta del debito, e cosa dovremmo fare per risolvere tale situazione.
David Swanson (Stati Uniti), direttore di World Beyond War; Tim Anderson (Australia), docente di economia politica; Giorgio Bianchi, fotogiornalista e filmmaker; Franco Cardini, storico e saggista, ci parleranno delle guerre in corso, funzionali agli interessi delle stesse potenti forze.
Vladimir Kozin (Russia), consigliere capo del Centro Studi Politico-Militari, Diana Johnstone (Stati Uniti), saggista; Kate Hudson (Regno Unito), Segretaria Campagna per il Disarmo Nucleare, spiegheranno come e perché aumenta la probabilità di un catastrofico conflitto nucleare.
John Shipton (Australia), padre di Julian Assange, Ann Wright (Stati Uniti), già colonnello US Army e funzionaria Dipartimento di Stato, ci parleranno delle condizioni disumane in cui è detenuto a Londra Julian Assange, il giornalista fondatore di WikiLeaks, incarcerato per aver portato alla luce i crimini di guerra USA, che rischia di essere estradato da Londra negli Stati Uniti dove lo attende la pena dell’ergastolo o la pena di morte; Giulietto Chiesa, giornalista, direttore di Pandora TV.
Ci parlerà della fondamentale battaglia per il diritto costituzionale di manifestare liberamente il proprio pensiero e per una informazione veritiera.
Conducono Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa che ci ha lasciato improvisamente.
Giulietto Chiesa è morto poche ore dopo aver concluso, nel 75° Anniversario della Liberazione e della fine della Seconda Guerra Mondiale, il Convegno internazionale del 25 Aprile Liberiamoci dal virus della guerra.
Da quando cinque anni fa abbiamo costituito il Comitato No Guerra No Nato, siamo stati insieme a lui nel continuo impegno per fornire una informazione veritiera sulle cause reali delle guerre; per un’Italia sovrana e neutrale, fuori dalla Nato e da ogni altra alleanza militare; per l’eliminazione totale delle armi nucleari e delle altre armi di distruzione di massa; per mettere fine allo spreco di enormi risorse destinate ad armi e guerre; per un nuovo sistema economico e sociale che elimini le cause che sono all’origine delle guerre.
Ricordiamo le ultime parole pronunciate da Giulietto Chiesa alla conclusione del Convegno del 25 Aprile, alla fine dell’impegno po-litico della sua intera vita. Parole veritiere, crude, sulla gravità del momento che viviamo. Parole che chiamano alla lotta per riconquistare le libertà costituzionali:
«Siamo arrivati alla fine di questa maratona, che spero sia stata per tutti voi interessante. Sono state esposte molte cose nuove, con altre nuove voci internazionali.
Ci diamo un arrivederci, un arrivederci fisico quando potremo rincontrarci, anche se credo non sarà facile riconquistare le libertà costituzionali che sono state sospese, e sappiamo perché.
Già si intravedono segni che ci mostrano le situazioni difficili in cui dovremo combattere per riavere le libertà che sono state sospese.
Dobbiamo sapere che la situazione sarà molto più critica, molto più drammatica.
Incombe una crisi economica di proporzioni gigantesche che coinvolgerà e travolgerà (temo) l’Italia.
Coloro che stanno utilizzando questa situazione come uno strumento per colpire i più deboli, e i più deboli sono già stati colpiti, coloro che hanno in mano i bastoni del comando li useranno, e quindi sarà compito nostro, tutti insieme, costruire una barriera e una capacità di riscossa. Dobbiamo pensare a una politica diversa per uscire da tale situazione.
Questo convegno si è svolto online, ma ci saranno e dovremo fare in modo che ci siano altri momenti di lotta e di combattimento politico che siano fisici, in cui ci si possa ritrovare e guardare negli occhi».